Bordighera e Gli Alberi Monumentali
Bordighera
Bordighera da sempre incanta innumerevoli turisti per essere una delle perle della Liguria di ponente, tant'è che anche Monet la scelse come luogo di villeggiatura. Anche per noi visitarla è stata una scoperta davvero molto piacevole.
Il nostro giro occupa decisamente un intero pomeriggio, alla ricerca degli alberi monumentali di cui è ricca.
Con una rapida ricerca sul web arriviamo già molto ben preparati sulla loro collocazione sul territorio. Ci apprestiamo subito a visitare il museo Bicknell dove troviamo tre esemplari magnifici di alberi monumentali (vedi elenco). Il bello del museo però è all'interno! Considerato il museo più antico della Liguria di ponente, si fa custode di libri, disegni, reperti naturalistici e geologici frutto della intensa attività di ricerca di Clarence Bicknell: un matematico, botanico, archeologo, esperantista inglese che visse a Bordighera alla fine del 1800 e studiò le pitture rupestri del Monte Bego. Proseguiamo il nostro giro sulla via Antica Romana fino ad incrociare un Pino delle Canarie che svetta per la sua imponente chioma alta più di 30 metri! Qualche decina di metri più avanti, direzione sud, imbocchiamo una scalinata alla nostra sinistra che ci porta al palazzo del comune dove, da oltre 100 anni, il Fico Magolide, simbolo floreale della città, si erge maestoso e indisturbato. La sua peculiarità è questo groviglio meraviglioso di rami come dita di una mano, viene anche chiamato la "Scibretta". In dialetto bordigotto significa letteralmente fischietto. Il nome probabilmente deriva dalla similitudine con il cinguettio dei numerosi stornelli che sostano tra le sue fronde.
Attraversiamo quindi il parco e la piazza per dirigerci verso il "Marabutto", un ex polveriera che ospita ancora oggi tre cannoni antichi: “Butafoegu”, “Tiralogni” e “Cagastrasse”.
Di fatto si tratta di una bella terrazza affacciata sul mare, sul porticciolo turistico e sulla chiesetta di Sant’Ampelio che raggiungiamo attraversando la strada.
Noto per la lunga percorribilità a piedi, ci dirigiamo verso il lungomare Argentina che deve il suo nome a Evita Perón, la moglie del Presidente argentino Juan Domingo che trascorse a Bordighera una giornata nel luglio 1947 e fu da lei inaugurato.
In questo punto si erge una piccola chiesa costruita sugli scogli, definita dagli abitanti del luogo come una sentinella che sorveglia l'ingresso alla città da levante. Capo Sant'Ampelio è il promontorio più a sud della Liguria e dell'Italia Settentrionale (si trova alla stessa latitudine di Pisa). Sant'Ampelio, patrono di Bordighera, secondo la leggenda, era un anacoreta che approdò qui nel V secolo dal deserto della Tebaide, portando in dono i semi delle prime palme da dattero.
Dopo la visita all'abside della chiesa, percorriamo circa un chilometro sulla passeggiata per incontrare l'ultimo albero monumentale del nostro tour, un bellissimo Pino del Cile alto circa 30 metri che apre la strada ad un filare di altri 50 esemplari, non così rari in Liguria, ma di rilievo per via di un così alto numero consecutivo di esemplari importanti sia per altezza sia per diametro.
Torniamo all'auto non prima di aver assaggiato, in un locale della zona, una fetta di torta Sacripantina, tipica della zona e che a detta del titolare è la migliore di Bordighera! Noi ci fidiamo del panettiere ma sappiamo anche che, come si usa dire da queste parti, "ciascun bordigotto decanta il proprio prodotto".
Route in numbers
h 2:30
Journey
3,50 Km
Route Duration
45 mt
Difference in altitude