h 2:30
Travel time
7,00 Km
Path Length
300 mt
Difference in altitude
Oggi uniamo l'utile al dilettevole, come si suol dire.
Lo facciamo praticando le nostre tanto amate trekkinate arricchendole di un vero e proprio must autunnale, la raccolta dei funghi.
In Liguria non mancano di certo i boschi dove praticare questa appagante attività e noi, come siamo soliti fare, abbiamo deciso di esplorare una location che non avevamo ancora visitato, quella del Colle dei Giovetti, ai confini con il Piemonte.
Ci troviamo a Massimino, poco dopo le rinomate località di Bardineto e Calizzano, conosciute per il gran numero di ristoranti e trattorie che propongono, nei periodi più consoni, una buona varietà di piatti della tradizione a base di funghi.
Vale, da buona selvatica è subito a suo agio qui, infatti Massimino risulta il comune meno popoloso della provincia di Savona, con poco più di 100 abitanti.
Ci vien subito da pensare, meno persone= più funghi! Ma non sarà proprio così..
Lasciamo l'auto a lato della provinciale per Bagnasco, nei pressi della casa comunale, e ci addentriamo verso sud su di una strada stretta ma asfaltata. Quello che vi descriveremo non sarà il luogo certo e preciso di dove poter raccogliere funghi, ma un percorso di massima che abbandoneremo spesso addentrandoci qua e là nel bosco per tentare la fortuna perchè, non essendo del posto, è proprio ad essa che ci affidiamo. Una nota breve ma importantissima è questa: per poter "andare a funghi" è necessario acquistare un patentino giornaliero che ne renda legale la raccolta e per farlo, da poco tempo a questa parte, invece che cercare il negozio (solitamente un tabaccaio) che rilascia la copia cartacea del ticket, è stato istituito un servizio online della Regione Liguria davvero molto comodo: www.geoticket.it che permette di acquistare il regolare permesso in pochissimi minuti.
Il percorso, che si stacca subito dalla provinciale per percorrere Via San Pietro in prossimità di un lavatoio/abbeveratoio, volge a sinistra per oltrepassare un casolare e addentrarsi nel bosco. Siamo nel cuore dell'Alta Val Bormida dove una fitta vegetazione sembra esser sempre stata la padrona di casa.
Abbandoniamo spesso la traccia del percorso muovendoci a zig zag per non perderci nessun potenziale nascondiglio. Con l'aiuto di qualche fortuito bastoncino andiamo a spostare cumuli di fogliame secco, tana prediletta dai porcini, moltissime volte coperti dalla vegetazione. La prima ora non è molto produttiva a dire il vero, ciò che troviamo assomiglia a tutto tranne che al porcino; una regola fondamentale che mi hanno sempre detto "i vecchi" fungaioli è quella di non raccogliere mai un fungo se non si sa di cosa si tratta, per due motivi fondamentalmente:
1) non conoscendo la natura del fungo stesso, si rischia di incappare in qualcosa di velenoso e nocivo per la propria salute
2) raccogliere un fungo solo per il gusto di farlo va ad alterare l'ecosistema, privandolo di un elemento, seppur piccolo e all'apparenza insignificante, essenziale per la salvaguardia del sottobosco.
Ecco anche perchè il trasporto dei funghi durante la raccolta deve avvenire in un cestino, di vimini possibilmente, in modo che le spore possano ricadere sul terreno e generare ulteriori funghi.
In genere un fungo porcino per crescere ci impiega qualche ora. Perciò il consiglio spassionato che ci sentiamo di darvi è organizzare l'escursione su un tratto breve di sentiero così da concedervi la possibilità di controllare gli stessi posti visitati appena poche ore prima, per due volte. Facendo proprio così, nell'arco di una mezza giornata torniamo a casa con 6 porcini, tre a testa, di modeste dimensioni che ci permettono per lo meno di gustarci un buon piatto di tagliatelle ai funghi, come piacciono a me!
Today we combine business with pleasure, as they say.
We do this by practising our much-loved trekkinis by enriching them with a real autumn must, mushroom picking.
In Liguria, there is no shortage of woods in which to practice this rewarding activity and we, as we are wont to do, decided to explore a location we had not yet visited, that of Colle dei Giovetti, on the border with Piedmont.
We are located in Massimino, just beyond the renowned resorts of Bardineto and Calizzano, known for the large number of restaurants and trattorias that offer a good variety of traditional mushroom dishes in the most appropriate periods.
Vale, as a good wild person, is immediately at home here, in fact Massimino is the least populous municipality in the province of Savona, with just over 100 inhabitants.
We immediately think, fewer people=more mushrooms! But it won't be like that at all.
We leave the car at the side of the provincial road to Bagnasco, near the municipal house, and head south along a narrow but asphalted road. What we are going to describe will not be the certain and precise location of where to pick mushrooms, but an outline route that we will often abandon as we wander here and there into the woods to try our luck because, not being local, it is on luck that we rely. A brief but very important note is this: in order to 'go mushrooming', it is necessary to purchase a daily permit that makes mushroom picking legal, and to do this, for some time now, instead of looking for the shop (usually a tobacconist) that issues the paper copy of the ticket, an online service has been set up by the Liguria Region that is really very convenient: www.geoticket.it, which allows you to purchase the regular permit in just a few minutes.
The route, which immediately leaves the provincial road to take Via San Pietro near a washhouse/watering place, turns left to pass a farmhouse and enter the woods. We are now in the heart of the Alta Val Bormida where dense vegetation seems to have always been the host.
We often abandon the track of the route, moving in zig zags so as not to miss any potential hiding places. With the help of a few fortuitous sticks, we move to move piles of dry foliage, porcini's favourite den, many times covered by vegetation. The first hour is not very productive to tell the truth, what we find resembles anything but porcini; a fundamental rule that 'old' mushroom pickers have always told me is never to pick a mushroom if you don't know what it is, for two basic reasons
1) not knowing the nature of the mushroom itself, you risk running into something poisonous and harmful to your health
2) picking a mushroom just for the sake of it is altering the ecosystem, depriving it of an element, albeit small and apparently insignificant, that is essential for the preservation of the undergrowth.
This is also why mushrooms should be transported during harvesting in a basket, wicker if possible, so that the spores can fall to the ground and generate more mushrooms.
It usually takes a porcini mushroom a few hours to grow. Therefore, the dispassionate advice we would like to give you is to organise the hike over a short stretch of path so that you have the chance to check the same places you visited just a few hours earlier, twice. Doing just that, in the space of half a day we return home with 6 porcini, three each, of modest size that at least allow us to enjoy a good plate of tagliatelle with mushrooms, as I like them!