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h 1:00 + h 2:00

Travel time

2,00 Km

Path Length

60 mt

Difference in altitude

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Quest'oggi decidiamo di fare un giro non tanto impegnativo nell'entroterra Ingauno. E' un po' di tempo che sento parlare di un laboratorio equestre nella zona e, unendo l'utile al dilettevole come siamo soliti fare, in breve organizziamo la giornata.
Unire una breve camminata con un esperienza insieme agli animali con la piccola Carolina, non è niente male, sarà forse perchè, almeno oggi, avrò la scusa di andare piano, e non fare le corse! Partiamo dalla camminata! Il nostro percorso inizia dalla frazione di Castelbianco, Colletta, dove troviamo un parcheggio con parecchi posti auto!
La borgata che andremo in seguito a visitare nel dettaglio, fu completamente distrutta da un terremoto avvenuto nel 1887 e successivamente recuperata dall’architetto Giancarlo De Carlo che ha coniugato sapientemente natura e tecnologia dando vita ad un borgo magnifico.
All'ingresso della borgata troviamo una bellissima segnaletica orizzontale raffigurante la zona circostante con la bellezza di 7 diversi percorsi differenti che qui in elenco vogliamo proporre:
Percorso Arancione - Anello di Veravo - difficoltà bassa
Percorso Blu - Castello di Vesallo - difficoltà media
Percorso Rosso - Colletta con Oresine, Veravo e Vesallo - difficoltà media
Percorso Viola - Vesallo Pilone degli Orti - difficoltà bassa
Percorso Verde - Valle Oresine - difficoltà media
Percorso Rosa - Vesallo Anello - difficoltà bassa
ed infine l'anello Giallo che andremo a descrivere qui di seguito.
Scendiamo verso il fondovalle direzione Oresine dove sono stati costruiti due ponti: il primo che incontriamo (Ponte strada Colletta - Rocca Purgan) serve come collegamento tra le due sponde del Rio Oresine, il secondo, come ”bealera” ovvero canale di irrigazione per la vallata, facilmente riconoscibile dalla sua costruzione formata da grossi pilastri intervallati da tre archi.
Il sentiero è sempre ben segnalato da una freccia gialla, e tra una sosta e l'altra, la piccola Carolina ripete spesso di essere già molto stanca e affaticata! Lo zaino da montagna in questo caso diviene utilissimo. Diventando di fatto un dolcissimo peso sulle spalle del papà, il suo stupore alla vista panoramica su
Colletta che incontriamo appena passati i due ponti, riaccende il suo animo da piccola esploratrice. L'anello volge presto al temine oltrepassando altri due ponti, facendoci tornare alla frazione Colletta passando per un breve tratto sulla Strada Provinciale n. 14 .
Arrivati al borgo, Carolina torna in possesso delle sue gambette smilze. Il nostro gioco è stato quello di fare un reportage fotografico davanti alle porte colorate che caratterizzano le case del paese. Ci fermiamo poi per una piccola sosta all'aperto sulle terrazze del bar gestito dalla famiglia Scola, assaggiando la loro
speciale birra prodotta con luppolo locale, coltivato nella vallata! Inutile dire che per tutta la durata dell'anello, il pensiero fisso della piccola Carolina è stato quello di poter incontrare i cavalli e le caprette.
Penso però che sia essenziale, anche sin da piccoli, cercare di godersi il momento, ma il fervore dell'esperienza scalpitante è difficile da controllare! Per raggiungere la seconda parte della giornata, volendo continuare a piedi, è possibile percorrere il sentiero arancione + rosa oppure il sentiero rosso.
La borgata di riferimento è Vesallo, posta sul versante sud del comune di Castelbianco.
Noi optiamo per raggiungere la destinazione in auto seguendo in senso orario quella che a piedi è indicata con segnaletica rossa, passando prima da Oresine e poi da Veravo. Sulla destra troviamo un bel parcheggio all'ombra e lasciamo li l'auto. Come punto di riferimento per trovare il Laboratorio Equestre Equus Lab, abbiamo la guglia del campanile della chiesa SS Annunziata, particolare la sua cupola barocca a forma di cipolla.
Ad attenderci troviamo Malvina, una ragazza dolcissima che accoglie Carolina mettendola subito a suo agio. La sua casa è il suo lavoro, che più di un occupazione si percepisce essere in primis una passione.
L'affetto che i suoi animali le riservano mentre si avvicina a noi per aprirci il cancello è davvero incredibile. Sembrano davvero un "branco" atipico, un po' come nell'era glaciale, solo che al posto di tigri, mammuth e bradipi, abbiamo un'asinella, alcune caprette e dei pony.
L'esperienza inizia sin da subito con l'imbrigliamento dei pony e di Agata, con la quale Carolina prende subito confidenza. Usciti dalla stalla effettuiamo tutti insieme un breve percorso tra le fasce d'ulivo fino a giungere in un recinto dove gli animali vengono nuovamente lasciati liberi.
Insieme a Malvina la mia bimba comincia a muovere i primi passi nell'approccio con l'asinella, accarezzandola e parlandoci. Una bella pettinata al pelo iniziale, altre coccole e la pulizia degli zoccoli creano infine la sinergia giusta per non aver paura della novità. Ciò che Malvina vuole subito insegnare è quello di instaurare fiducia reciproca con l'animale, che mai si deve sentire minacciato. Superato questo step, si è pronti per salire in groppa ad Agata che nel mentre continua a brucare come se nulla fosse. L'entusiasmo della bimba va alle stelle, come fosse un coronamento di un sogno (e forse un po'lo è) ma è proprio in questo momento che quella che può sembrare un servizio proposto anche da altri che avviene la svolta. Malvina invita Carolina ad abbracciare Agata e a stringerla a se, come fanno gli amici; una sincronizzazione di respiro che avrei voluto provare anche io! Tutto estremamente naturale, tutto facilmente bello. Scesa dal dorso dell'ansinella gli occhi di Carolina continuano a brillare, non sapendo ancora cosa le riservasse l'esperienza successiva. Malvina invita uno dei pony a sdraiarsi al suolo iniziando ad accarezzarlo dolcemente. Le mani che lo accarezzano diventano ben presto quattro, quelle piccine si
occupano del muso mentre l'occhio vigile del "capobranco" sorveglia la situazione.
Certamente il valore aggiunto di questa esperienza è il dialogo che si instaura con i più piccoli, sin dal primo momento. Tutte sensazioni nuove, emozioni galoppanti, che devono per forza avere una istruttrice che guidi l'esperienza sensoriale al meglio, proprio per creare quella sintonia necessaria affinchè rimanga impressa per la bellezza che è in grado di trasmettere! Si ritorna poi alla stalla, sempre percorrendo la via ombreggiata in mezzo agli ulivi, avendo la possibilità di portare in autonomia, con l'ausilio del papà, un
pony...con noi Attila. In stalla poi si ha la possibilità di familiarizzare con le caprette e dar loro qualche ciuffo d'erba. Inutile dire che al rientro a casa in auto, Carolina ha dormito tutto il tempo, chissà, magari sognando di rivivere questa giornata al più presto. Per poter effettuare l'esperienza, di circa un'ora abbondante, è necessaria la prenotazione.

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Today we decide to go for a not so challenging ride in the Ingauno's hinterland. I've been hearing about an equestrian workshop in the area for a while now.
the area and, combining the useful with the amusing as we are used to doing, we quickly organise the day.
Combining a short walk with an experience with the animals with little Carolina, is not bad at all, maybe because, at least today, I will have the excuse to go slowly and not to run! Let's start with the walk!
Our path starts from the hamlet of Castelbianco, Colletta, where we find a car park with several parking spaces!
The hamlet, which we are going to visit in detail later, was completely destroyed by an earthquake in 1887 and later restored by the architect Giancarlo De Carlo who has skilfully combined nature and
technology, creating a magnificent village. At the entrance to the village there is a beautiful horizontal signposting the surrounding area with the beauty of 7 different routes that we would like to propose here
which we would like to propose here as a list:
Orange route - Ring of Veravo - low difficulty
Blue route - Vesallo Castle - medium difficulty
Red Route - Colletta con Oresine, Veravo and Vesallo - medium difficulty
Violet Route - Vesallo Pilone degli Orti - low difficulty
Green Trail - Oresine Valley - medium difficulty
Pink route - Vesallo Ring - low difficulty
and finally the Yellow ring that we will describe below.
We descend towards the bottom of the valley in the direction of Oresine where two bridges have been built: the first one we meet (Ponte strada Colletta - Rocca Purgan) serves as a between the two banks of the Rio Oresine, the second, as a "bealera", or irrigation channel for the valley, easily recognisable by its construction made up of large easily recognisable by its construction consisting of large pillars interspersed with three arches.
The path is always well signposted with a yellow arrow, and between one stop and the next, little
Carolina often repeats that she is already very tired and fatigued!
In this case, the mountain rucksack becomes very useful. Becoming in fact a sweet weight on her daddy's shoulders, his astonishment at the panoramic view on Colletta that we meet just past the two bridges, rekindles his little explorer's soul.
The ring soon draws to a close, crossing two more bridges, making us return to the hamlet of Colletta, passing for a short stretch on Provincial Road no. 14.
When we arrive at the hamlet, Carolina is back in possession of her skinny little legs. Our game
was to make a photographic reportage in front of the colourful doors that characterise the houses in the village. We then stop for a little break on the terraces of the bar run by the Scola family, tasting their special beer made with local hops.
their special beer made from local hops grown in the valley! Needless to say, for the duration of the ring, little Carolina's constant thought was that she would meet the the horses and goats.
But I think it's essential, even from an early age, to try to enjoy the moment, but the fervour of the experience is hard to control!
To reach the second part of the day, if you wish to continue on foot, you can the orange + pink path or the red path.
The reference village is Vesallo, located on the southern side of the municipality of Castelbianco.
We opt to reach the destination by car following clockwise the one indicated with red signs, passing first through Oresine and then through Veravo.
On the right we find a nice shady car park and leave the car there.
As a landmark to find the Equus Lab, we have the spire of the bell tower of the SS Annunziata church, with its particular onion-shaped Baroque dome.
Waiting for us is Malvina, a very sweet girl who welcomes Carolina, putting her immediately at ease. Her home is her job, which more than an occupation.
The affection that her animals reserve for her as she approaches us to open the gate is truly incredible. They really do seem to be an atypical "herd", a bit like in the ice age, only instead of tigers, mammoths and sloths, we have some baby goats and ponies.
The experience starts right from the start with the bridling of the ponies and Agata, with whom
Agata, with whom Carolina is immediately familiar. Once out of the stable we all walk together
through the olive groves until we reach an enclosure where the animals are once again left free.
Together with Malvina, my little girl begins to take her first steps towards the donkey.
with the donkey, stroking it and talking to it. A nice combing of the initial coat, more cuddles and cleaning the hooves finally create the right synergy for not being fear of novelty. What Malvina wants to teach right away is to establish mutual trust with the animal, which must never feel threatened. Once this step has been taken, you are ready to get on Agata's back.
grazing as if nothing had happened. The child's enthusiasm goes through the roof, as if it were the
as if it were the crowning of a dream (and maybe it is a little) but it is at this very moment that what may
that what may seem to be a service proposed by others is the turning point.
the turning point. Malvina invites Carolina to embrace Agata and hold her close, as friends do.
friends do; a synchronisation of breath that I would have liked to try too!
myself! All extremely natural, all easily beautiful.
Off the back of the ansinella Carolina's eyes continue to shine, not knowing what the future held for her.
not yet knowing what the next experience held in store for her. Malvina invites one of the
Malvina invites one of the ponies to lie down on the ground and begins to stroke it gently.
The hands that caress it soon become four, the small ones take care of the muzzle
while the watchful eye of the "leader of the pack" monitors the situation.
the situation.
Certainly the added value of this experience is the dialogue that is established with the little ones from the very beginning.
with the little ones from the very first moment. All new sensations and emotions
emotions, which have to have an instructor to guide the sensory experience in the best possible way to
sensory experience in the best possible way, in order to create the necessary harmony so that
to create the necessary harmony so that it remains impressed for the beauty it is able to transmit!
We then return to the cowshed, always following the shady pathway through the olive trees, with the possibility of
among the olive trees, with the possibility of taking a pony with us, with the help of daddy.
pony...with us Attila.
In the barn you can get to know the goats and give them a few tufts of grass.
tufts of grass. Needless to say, Carolina slept the whole way home in the car.
the whole time, perhaps dreaming of reliving this day soon.
In order to be able to carry out the experience, which lasts about an hour, reservations are required.
reservation is required.

Route gallery

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